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Al volante di una Opel Astra come nella cabina di un aereo

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20 anni fa Opel proponeva su Astra AGTC il parabrezza Panorama. Il lungo parabrezza inclinato Solar-Protect proseguiva sul tetto. L’innovativo parabrezza creava una nuova sensazione di spaziosità e di visibilità.

 

Al Salone di Parigi del Settembre 2004 Opel proponeva in anteprima mondiale sulla nuova Opel Astra GTC il parabrezza Panorama con il quale creava una sensazione completamente nuova di spaziosità e di visibilità. Presentato l’anno prima sul prototipo Opel GTC Genève esposto al Salone di Ginevra e da quel momento disponibile per la prima volta a richiesta su un’automobile prodotta in serie, il parabrezza Panorama garantiva al guidatore e al passeggero anteriore una visuale quasi illimitata, per molti versi simile a quella che si ha dalla cabina di pilotaggio di un aereo in quanto estendeva senza soluzione di continuità fino in corrispondenza del secondo montante del tetto.

«Solo volare è più bello» diceva all’epoca Matthias Hallik, riprendendo la famosa campagna pubblicitaria della leggendaria Opel GT degli Anni Sessanta/Settanta. L’idea originale del tetto Panorama era del progettista cui si doveva l’aspetto esteriore dei nuovi prototipi Opel. «Ci si sente come nella cabina di pilotaggio di un aereo, in quanto non c’è la cornice superiore del parabrezza ad ostacolare la visuale. In questo modo, guidare su una strada di montagna oppure di notte immersi nelle luci della città diventa un’esperienza davvero speciale». Lungo 1,50 metri e largo 1,16, il parabrezza era del tipo Solar-Protect che impedisce il surriscaldamento dell’abitacolo. Il parabrezza Panorama era anche bello a vedersi dall’esterno, in quanto si inseriva nei montanti laterali del tetto, dando l’impressione di una superficie esteticamente integrata.

Molte prove di crash, reali e simulate, avevano dimostrato che l’adozione del parabrezza Panorama non comprometteva in alcun modo la sicurezza o la solidità della vettura. Tutti i risultati confermavano che non c’erano differenze degne di nota con le vetture con tetto d’acciaio: merito della robustezza del primo e del secondo montante del tetto di GTC, della traversa aggiuntiva inserita al centro del tetto e della solidità del pianale. Tutte le prove effettuate sulla rigidità della scocca aveva dato analoghi risultati positivi.

La solidità dell’abitacolo e del vetro panoramico erano le principali spie

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